concetto & progetto
PROGETTO | CASA BE
L’intervento consiste nel recupero e riattivazione di un immobile di 4 piani, situato nell’ambito protetto del Monastero di Pedralbes a Barcellona (Spagna), che limita e regola gli interventi realizzabili in facciata. Lo scopo principale consiste nel dotare l’immobile di quelle caratteristiche spaziali che consentono un miglioramento della qualità della vita, attraverso una distribuzione razionale logistica degli ambienti ed una maggiore flessibilità nell’adattarsi alle esigenze in evoluzione.
Tutti i livelli sono svuotati dai muri opachi, inclusi alcuni elementi portanti e collegamenti verticali, tanto da mettere in comunicazione diretta la luce proveniente dalle due opposte facciate. Il nuovo contenitore, con la centralizzazione dei servizi e una maggiore luminosità, prodotta attraverso divisori trasparenti e sobri, ha sviluppato un alto livello di finitura, consona alle aspettative del programma ipotizzato.

PROGETTO | CASA BM
La proposta architettonica si sviluppa a partire dall’aggregazione di volumi semplici fra le alberature esistenti della pineta, utilizzando un sistema compositivo che associa ad ogni volume uno spazio con caratteristiche proprie, in funzione delle necessità richieste. Tutti i volumi costituiscono una collezione di scatole di grandezza crescente, tali da poter essere prefabbricate e trasportate inserendole l’una nell’altra in sequenza.

PROGETTO | RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA "Scogli Rossi di Arbatax"
Si disegna un WATERFRONT seguendo le forze erosive della natura che generano un nuovo limite curvilineo sospeso sugli scogli. Il gesto progettuale esprime la tensione naturale del luogo e lo utilizza per generare nuovi paesaggi.

PROGETTO | CENTRO POLIFUNZIONALE DI SAPPADA
La proposta evoca nella sua geometria l’imponente conformazione geografica del sontuoso paesaggio dolomitico che circonda Sappada. Si potrebbe dire che il progetto traduce le condizioni geomorfologiche del luogo ed allo stesso modo la geometria organica, topografica e discontinua per stabilire una relazione piú stretta e intensa tra l’architettura ed il paesaggio

PROGETTO | SCUOLA DI MUSICA DI VIADANA
La specifica posizione di Viadana, che si localizza nel territorio della pianura Padana, ha influenzato la scelta dei due tipi di relazione che hanno costituito le direttrici per lo sviluppo del progetto: la contemplazione dell’orizzonte uniforme ed il contatto minimo con il terreno.Con l’intenzione di dissolvere l’edificio nel paesaggio, si propone un volume cilindrico elevato dal suolo, che da qualunque punto di vista possa mantenere una prospettiva costante e fluida.
Come molte corti dell’area padana, la proposta genera uno spazio pubblico centrale intorno al quale si sviluppano tutte le attività.

PROGETTO | LA VIA DEL GELATO
L’allestimento dell’attività si realizza attraverso un ritmo costante e continuo di portici formati da lame e architravi che, costruiti come un origami, ordinano le varie fasi di sviluppo della materia prima in una sequenza infinita che permetterà di estendere la lavorazione e la vendita anche in installazioni future.

PROGETTO |PARCO AGRICOLO E NATURALE DELLA CITTÀ ARCHEOLOGICA DI PAESTUM
La proposta si basa sul potenziamento delle caratteristiche territoriali e di tutte quelle condizioni e attività che hanno generato nel tempo lo sviluppo continuativo della Città.

PROGETTO | IL GHETTO DI JAEN. RIABILITAZIONE URBANA DEL QUARTIERE DI “SAN ANDRES”.
Il progetto sviluppa l’idea dello spazio abitato denso come una caratteristica della nostra società abituata più allo spazio denso che al vuoto, all’incrocio con altre persone più che all’esperienza individuale. Si propone di inserire un piano introverso, dove ubicare le unità abitative, rialzato rispetto alla quota delle rovine, in modo da permettere la presenza di uno spazio pubblico inferiore.
L’estradosso di questo elemento introverso è costituito da piani inclinati accessibili che si inseriscono nei vuoti urbani, mantenendo un ritmo di copertura in relazione con i tetti circostanti.
Il risultato proposto è uno spazio che si sviluppa a partire dall’analisi di un’architettura pubblica e residenziale che ricerca protezione dal clima variabile chiudendosi all’esterno e aprendo cortili interni per l’entrata di luce. Questo concetto trova radici più profonde nella città musulmana e nelle sue successive modificazioni dovute ad un’architettura spontanea che ha costruito intere città.

PROGETTO | PADIGLIONE SVIZZERO EXPO 2015 MILANO
Il padiglione è formato da una serie di aperture per i settori diversi, forme e scale richieste. Ogni spazio ha un foro circolare che ricorda un classico di formaggio svizzero.
L’uso di tale metafora è appropriata per il tema trattato nella expo di Milano 2015: nutrire il pianeta; alimenti per lo sviluppo sostenibile. Forme circolari anche vagamente ricordano la rappresentazione di proteine e lipidi, un nutriente essenziale per la nostra vita.
Ogni spazio ha, però, un carattere unico. L’uso di diversi colori, materiali ed effetti visivi e sonori rendono ogni spazio diverso e con una precisa identità. Una serie di scale collegano il grande spazio centrale con le due piante differenti.

PROGETTO | DUM DUM
Dum Dum rappresenta uno spazio sociale, la comprensione dei valori umani, l’organizzazione di una alternativa che condivide momenti ed elementi.
Il progetto nasce dall’unione tra l’idea della sua fondatrice, ciò che rappresenta per il suo pubblico e la capacità dell’architettura di creare la scena.
La proposta prevede un’ALTERNATIVA NOMADE al concetto di edificio tradizionale, che permette di utilizzare il luogo in modo rispettoso e temporaneo, come avviene per le strutture itineranti che riducono l’incidenza sull’habitat favorendone il normale sviluppo.
L’utilizzo delle tecnologie necessarie per la sua costruzione si basa sull’esigenza di RICICLARE i materiali, riutilizzandoli in modo da dar loro una seconda vita.
